La fama di Taormina è ben meritata già solo per la sua collocazione scenografica, fra l’Etna e il mar Ionio. Taormina ha natali greci, un glorioso passato di colonia romana e un suggestivo centro storico medioevale da esplorare con la dovuta lentezza per non perdersi neanche uno dei suoi palazzi secenteschi e delle chiese dai richiami gotici. Per poi tornare al presente e fare shopping lungo Corso Umberto I.
BENVENUTI NELLA PERLA DEL MAR IONIO

ISOLA BELLA
BAIA DI MAZZARÒ TAORMINA
Mazzarò è un antico borgo di pescatori ubicato lungo la litoranea che congiunge Messina a Catania, a distanza di appena 1,48 km dal centro di Taormina, confinante con Isola Bella, la riserva naturale che attrae ogni anno migliaia di turisti.
Da Mazzarò e dall’Isola Bella si possono visitare, in barca, le grotte del Capo Sant’Andrea e lo scoglio dello Zio Gennaro. Le acque del litorale sono ricche di polipi, murene e persino di formazioni coralline.
La teleferica che collega Mazzarò con la città di Taormina in meno di tre minuti ne fa destinazione prediletta per vivere il mare senza rinunciare a scoprire i tesori della celebre cittadina.
CORSO UMBERTO
Un tratto dell’antica via Valeria, che collegava Catania a Messina, è ora il corso principale della città di Taormina, dove dedicarsi allo shopping e osservare edifici dai molteplici stili architettonici. Corso Umberto I, a cui si accede da nord dall’arco di Porta Messina e da sud dall’arco di Porta Catania, sfoggia palazzi di fattura araba, normanna, greca e romana. A scandire la parte greco-romana dalle più recenti costruzioni medievali la Torre dell’Orologio, o Torre di Mezzo; le campane della Torre vengono suonate a festa il giorno dell’elezione del sindaco e in occasione della processione nel giorno del Patrono, San Pancrazio, il 9 luglio.
Passeggiare lungo Corso Umberto I è come fare shopping in un museo: qui hanno sede le botteghe artigiane e dedicate alla gastronomia locale, ma anche le boutique dei maggiori brand di moda.
Vale la pena incamminarsi fino a Piazza IX Aprile per godere di uno dei più celebri punti panoramici della città da cui ammirare il Teatro e l’Etna.
TEATRO GRECO
Nel 1787 Goethe visitò il teatro rimanendo estasiato dal bel panorama che si ammirava dalla cavea:
“Se ci si colloca nel punto più alto occupato dagli antichi spettatori [del Teatro antico], bisogna riconoscere che mai, probabilmente, un pubblico di teatro si vide davanti qualcosa di simile. Sul lato destro si affacciano castelli dalle rupi sovrastanti; più lontano, sotto di noi, si stende la città e, nonostante le sue case siano d’epoca recente, occupano certo gli stessi luoghi dove in antico ne sorgevano altre. Davanti a noi l’intero, lungo massiccio montuoso dell’Etna; a sinistra 1a sponda del mare fino a Catania, anzi a Siracusa; e il quadro amplissimo è chiuso dal colossale vulcano fumante, che nella dolcezza del cielo appare più lontano e più mansueto, e non incute terrore.”